In una Catania blindata
Combattivo corteo contro la Nato
La Boldrini intervenendo difende l'operazione Mare Nostrum
I marxisti-leninisti catanesi diffondono il volantino “Il potere politico spetta di diritto al proletariato”

Dal Corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di CAtania
In una Catania blindata a Palazzo degli elefanti, sede del comune, nella centralissima piazza Duomo, si è tenuto dal 2 al 4 ottobre, l'Assemblea parlamentare della Nato, convocata per discutere di Mediterraneo e Medio oriente alla presenza del ministro degli affari esteri Federica Mogherini, del presidente del senato, Pietro Grasso, e del presidente della Camera Laura Boldrini.
Per rispondere alla presenza dei guerrafondai in città, a Catania il 3 ottobre si è tenuto un corteo, partito da via Etnea, di fronte Villa Belliuni, con centinaia di combattivi manifestanti. Promotori la Rete antirazzista catanese, il Comitato NO MUOS - NO Sigonella, i Cobas Scuola, Officina Rebelde, ANPI-Catania, Catania Bene Comune e tante altre associazioni. Il corteo ha percorso via Etnea, con bandiere e striscioni dei partecipanti No MUOS, e di alcuni popoli in lotta.
I manifestanti hanno gridato parole d'ordine contro la chiusura delle frontiere e le politiche di guerra, contro l'ecatombe di Lampedusa, la strage di un anno fa in cui morirono 378 migranti. Tanti gli slogan contro la Nato, strumento di guerra dell'imperialismo, mentre un documento degli organizzatori denuncia: “Il governo delle larghe intese aumenta le spese militari di 10 miliardi in un anno, compra i micidiali F35 e contribuisce alla criminali strategie di guerra imperialista USA-NATO calpestando l'articolo 11 della costituzione borghese”.
Terminato il corteo in Piazza Università, gli organizzatori hanno denunciato che la questura gli ha vietato perfino una conferenza stampa nella piazzetta La Basilica della Collegiata “perché area sensibile”.
Il PMLI ha partecipato con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania e i suoi simpatizzanti, distribuendo i volantini “Il potere politico spetta di diritto al proletariato” e “Condanniamo la repressione dei manifestanti contro il vertice della Banca centrale europea a Napoli”. Tanti i consensi ricevuti. I marxisti-leninisti portavano la bandiera del PMLI e un cartello con i manifesti pubblicati da “Il Bolsevico” “ Fuori l'Italia dai conflitti in Ucraina, Iraq, Afghanistan, Siria e Libia...”, “Lavoro, sciopero generale di 8 ore. Giù le mani dall'articolo 18 e dallo Statuto dei lavoratori. Abolizione del precariato e assunzione di tutti i precari. Rinnovo dei contratti di lavoro del pubblico impiego. Spazziamo via il governo del Berlusconi democristiano Renzi. Il proletariato al potere. Italia unita, rossa e socialista” sul retro “Sciogliere la Nato, strumento di guerra dell'imperialismo americano ed europeo, Fuori l'Italia dalla Nato, fuori la Nato dall'Italia”.
L'assemblea parlamentare della Nato è un'offesa alla città di Catania che soffre un disagio sociale altissimo, dove un operaio disoccupato si è suicidato dandosi fuoco, Di tutto questo è responsabile il neopodestà Bianco, PD, come dice il manifesto che portavano i compagni il 26 settembre 2014 “Bianco dimettiti”, oggi ancora di più che ha promosso questa assemblea di guerrafondai imperialisti della Nato. E' un altro esempio di come la Sicilia, con la complicità di Crocetta e dei sindaci come Bianco, sia un territorio a disposizione per le operazioni di guerra imperialista di UE e USA, piena di basi militari USA e Nato a Sigonella, il MUOS a Niscemi (Caltanissetta), l'Arsenale militare marittimo di Augusta (Siracusa), l'aeroporto di Birgi a Trapani.
La Boldrini intervenuta sui flussi migratori transnazionali ha ricordato la strage dei migranti del 3 ottobre 2013, come un evento tragico che ha fatto da “spartiacque” rispetto alla nuova fase legata all’operazione “Mare Nostrum” Il suo è stato un sostanza un intervento unicamente in appoggio alla politica imperialista della Nato.
Se questi guerrafondai riuniti in assemblea a Catania volessero veramente aiutare i migranti e non servirsene strumentalmente, dovrebbero abolire la Bossi-Fini e il reato di immigrazione clandestina, la Turco Napolitano, che istituiva i Centri di Permanenza Temporanea, dei veri e propri lager per migranti, e dovrebbero aprire le frontiere della UE.
L'alternativa per aiutare i migranti è la solidarietà e la lotta contro l'imperialismo USA ed UE, in un fronte unito sempre più ampio sulla base di quello sceso in piazza il 3 ottobre a Catania.
 

8 ottobre 2014